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Metahealth: quale impatto potrà avere il metaverso sull’healthcare?

Il metaverso con le tecnologie abilitanti potrà avere un grande impatto sull’assistenza sanitaria. Durante la pandemia Covid-19 gli innovatori e gli operatori sanitari hanno cercato di migliorare e ampliare la gestione dei pazienti da remoto e sono nate sperimentazioni anche grazie alla crescente copertura di smartphone e maggior utilizzo di dispositivi indossabili.

Da anni siamo abituati alla telemedicina che ha consentito di fruire di consulti a distanza con specialisti, ma recentemente si sta puntando sul metaverso.

Facciamo però un passo indietro e vediamo che le tecnologie abilitanti come la realtà virtuale erano già utilizzate in diverse applicazioni diagnostiche e terapeutiche, nonché nella formazione medica.

Sono state fatte sperimentazioni importanti per trattare ansia, fobie e stress in generale. Ad esempio, all’università Bicocca è stato sviluppato Mind-Vr, un progetto di ricerca basato sulla VR per offrire supporto psicologico al personale sanitario colpito dalla crisi Covid-19.

L’utilizzo della VR e del metaverso mette a disposizione dei medici un ambiente realistico per imparare dall’esperienza e praticare la conoscenza. Nel campo dell’anatomia modelli 3D altamente realistici di ossa, organi, tessuti, vasi sanguigni e muscoli consentono un’ispezione virtuale più ravvicinata da qualsiasi angolazione.

Alcune attività si sono già spostate nei mondi immersivi come le riunioni e le conferenze fino ad arrivare a creare veri e propri studi virtuali dove accogliere i pazienti. Un esempio interessante è fornito da MetaPsi, il primo portale di Psicologia nel Metaverso che si rivolge soprattutto alle generazioni più giovani.

 

immagine Metapsi

 

Nel settore sanitario in USA HouseCall VR ha lanciato alcuni mondi sulla piattaforma Meta Horizon Worlds lo scorso anno. L’obiettivo finale di HouseCall VR è sfruttare l’interconnettività dei mondi immersivi per offrire alle persone strumenti per comprendere la propria salute e per offrire ai medici strumenti per istruirsi. Attraverso la realtà virtuale (VR) e piattaforme di social VR pazienti ed operatori sanitari possono condividere in modo più semplice ed immediato le informazioni sulla salute.

 

Medical hub Housecall VR

 

Proprio in questi giorni l’Istituto dei Tumori di Candiolo ha annunciato di voler entrare nel metaverso con l’obiettivo di migliorare la gestione e l’assistenza multidipliscinare dei pazienti oncologici. I pazienti potranno entrare in stanze virtuali dove interagire con i medici a distanza e ricevere consulti in una clinica virtuale, sfruttando telemedicina e telemonitoraggio. Inoltre, i chirurghi avranno la possibilità di ‘allenarsi’ su modelli virtuali.

Le aziende sanitarie stanno anche sperimentando la blockchain per applicazioni che vanno dalla verifica della supply chain all’archiviazione e gestione dei dati sanitari.

Nel settore della ricerca si stanno sviluppando accurate simulazioni digitali di corpi umani sotto forma di gemelli digitali, che potrebbero potenzialmente salvare e prolungare la vita. I gemelli digitali potrebbero aiutare a personalizzare l’assistenza sanitaria, prevedere malattie, dieta e cambiamenti dello stile di vita e rendere l’assistenza sanitaria più predittiva e lungimirante. Il Barcelona Supercomputing Center, ad esempio, ha creato modelli virtuali di cellule e organi viventi, come Alya Red, un gemello digitale di un cuore.

Recentemente il Boston Consulting Group ha condotto una ricerca dal titolo “The Health Care Metaverse Is More Than a Virtual Reality” da cui risulta che, nonostante si debba ancora adottare una strategia dedicata all’implementazione di queste tecnologie, i tre quarti dei fornitori di servizi sanitari e più di un terzo dei clienti intervistati hanno dichiarato di utilizzare XR, blockchain e mondi immersivi. Il 90% degli intervistati tra i dirigenti, inoltre, sostiene di credere che l’importanza del metaverso aumenterà, così come il coinvolgimento per le aziende.

Le tecnologie possono:

  • migliorare l’accesso alle cure e l’accuratezza della diagnostica e la qualità della chirurgia con tecnologie avanzate
  • ridurre i costi di erogazione delle cure, formazione medica e gestione dei dati
  • aprire nuove possibilità di archiviazione, condivisione e accesso ai dati (paziente, reclami e fornitore)
  • •migliorare l’esperienza dei pazienti con soluzioni innovative

Considerando che l’efficacia dei casi d’uso terapeutici è direttamente legata all’esperienza dell’utente, sarà fondamentale fornire anche lato design un’esperienza user-friendly. La facilità d’uso per un vasto pubblico di pazienti, così come la possibilità di personalizzare l’interfaccia in base alle esigenze specifiche del paziente, saranno importantissime in questo ambito.

 

Fonti:

https://dergipark.org.tr/en/download/article-file/2167692?utm_medium=email&utm_source=transaction

‘L’ospedale degli avatar’ – La Stampa – 8 aprile ’23

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