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Metaverso e musei 

Quali opportunità può offrire il metaverso ai musei e alle istituzioni culturali? I mondi immersivi e le tecnologie abilitanti del metaverso consentono di raggiungere un pubblico globale, senza limiti geografici. I visitatori possono accedere al museo da qualsiasi parte del mondo, senza dover viaggiare fisicamente.

Può offrire esperienze immersive e interattive, coinvolgendo in modo più profondo rispetto alla visita tradizionale. Esposizioni temporanee, eventi virtuali, laboratori e conferenze possono essere organizzati in mondi immersivi, con la presenza dei curatori sotto le spoglie di un avatar.

 

Realtà virtuale e aumentata

Da alcuni anni i musei stanno già sperimentando la realtà virtuale e aumentata. Nel 2019 il Museo Archeologico di Cagliari aveva organizzato i mercoledì dell’archeologia virtuale, proponendo aperture serali straordinarie in cui il pubblico poteva fruire di tour guidati virtuali, ossia, indossando i visori, esplorare panorami immersivi con una voce esterna di una guida che spiegava i monumenti e con la quale naturalmente si aveva il vantaggio di poter interagire.

Sempre nel 2019 Tate Britain Museum aveva stretto un accordo con Facebook per rendere più coinvolgente la visita con l’Instagram camera’s AR effect. Erano state ‘aumentate’ otto opere esposte grazie all’AR, tra cui Fishing upon the Blythe-Sand, Tide Setting In di Joseph Mallord William Turner

Nel 2020 il V&A Museum di Londra aveva organizzato sulla piattaforma EngageVR il teaser event per la mostra ‘Alice: Curioser and Curioser’ con la curatrice che aveva presentato la mostra, la cui apertura era stata rinviata a causa della pandemia.

 

Alice exhibition
Un’immagine di Curious Alice, l’evento in realtà virtuale creato dal V&A e da HTC Vive Arts. Original artwork by Kristjana S Williams, 2020

 

NFT

Le sperimentazioni sono continuate negli anni e alcuni musei hanno scoperto la possibilità di creare nuove fonti di reddito, come la vendita di copie digitali delle opere d’arte, la sponsorizzazione degli eventi virtuali e la creazione di negozi virtuali.

Nel 2022 è stato inaugurato il museo di Vanity Fair nel Metaverso realizzato in collaborazione con Valuart. Presentato a Venezia alla 59°permetteva di muoversi nelle 12 stanze della mostra che raccoglieva 19 artisti di punta della scena artistica digitale e crypto internazionale, come ad esempio Skygolpe, Jesse Draxler e Federico Clapis.

Alcuni musei hanno creato una loro replica virtuale, come ad esempio, il Louvre di Parigi oppure il National Museum of Korea. In Minecraft il National Museum of Korea ha unito gaming ed arte, consentendo ai visitatori di esplorare il museo mentre cercano di completare 10 missioni.

Anche i NFT (Non-Fungible Token) stanno diventando un’importante tendenza nel mondo dei musei e vengono utilizzati per creare nuove opportunità di finanziamento, consentendo ai visitatori di acquistare e possedere una parte delle collezioni.

NFT di noti capolavori sono stati coniati dagli Uffizi, in particolare il Tondo Doni di Michelangelo e dall’Hermitage che ha seguito l’esempio, coniando opere di Leonardo, Van Gogh e Monet. Quasi in concomitanza con l’Hermitage, la Whitworth Art Gallery di Manchester ha coniato la sua NFT di William Blake.

Esempi recenti

A febbraio 2023 il Los Angeles County Museum ha annunciato di aver ricevuto la donazione di 22 opere realizzate da 13 artisti del Brasile, Canada, Cina, Inghilterra, Germania, Portogallo e USA. Come leggiamo sul sito:

The works span 2017 to 2022 and represent artists’ work with code, artificial intelligence, painting, performance, photography, and video. The collection encapsulates an explosion of artistic experimentation with digital technology that has been budding since the late 2010s, after the invention of blockchain in 2008 gave digital artists a new way to sell and share their work.

Le opere sono state donate da un collezionista che si presenta con lo pseudonimo Cozomo de’ Medici e raccontano una “storia rappresentativa del movimento Crypto Art”, secondo quanto affermato dal museo. Il Museo LACMA è intenzionato anche ad acquisire altre 15 opere su Blockchain, portando la collezione a 37 opere NFT.

Anche il Centre Pompidou di Parigi ha annunciato l’acquisizione di una serie di 18 NFT di 13 importanti artisti francesi e internazionali. Le opere entreranno a far parte della collezione nazionale francese di arte moderna e contemporanea. Si tratterebbe della prima acquisizione da parte di un museo pubblico francese e rappresenta il risultato di un impegno congiunto tra team scientifici e amministrativi del Ministero della Cultura francese e il direttore del Pompidou, Xavier Rey.

Un caso studio: la Finnish National Gallery

Un caso studio interessante è l’experience terminata il 27 febbraio scorso proposta dalla Finnish National Gallery, museo che ha aperto uno spazio in Decentraland. Sono state esposte undici opere dedicate al tema della pace, di cui due lavori provenienti dal National Art Museum of Ukraine (NAMU): Cossack Mamai di Petro Rybka e Annunciation di Oleksandr Murashko. Da queste 2 opere sono stati creati un numero limitato di NFT e la vendita supporterà il museo ucraino. I visitatori potevano acquisire maggiori informazioni sui quadri esposti e votarli, avendo l’opportunità di vincere due biglietti per l’inaugurazione dell’Ateneum Art Museum a Helsinki, Finlandia, il 13.4.2023.

Questi esempi dimostrano come i musei stiano sfruttando il potenziale del metaverso per offrire esperienze coinvolgenti ai visitatori di tutto il mondo, in grado di superare i limiti fisici e di raggiungere un pubblico globale.

 

Fonti

https://www.vanityfair.it/article/inauguriamo-metavanity-primo-museo-vanity-fair-metaverso-app-hadem-come-visitarlo

https://www.artrights.me/en/museums-and-nfts-between-purchases-and-donations/

https://unframed.lacma.org/2023/02/24/new-acquisition-cozomo-de-medici-collection

 

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METAVERSE GENERATION SUMMIT   14 DICEMBRE 2023