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Metaverso: design immersivo per esperienze coinvolgenti

Il design svolge un ruolo fondamentale nell’esperienza delle persone nel metaverso. Se fino ad oggi, infatti, un buon design si poteva esprimere con intuitività, facilità d’uso e piacevolezza estetica, nel metaverso un buon design è qualcosa di completamente diverso: è innanzitutto coinvolgimento.

L’esperienza nei mondi immersivi può risultare coinvolgente, ma nelle tecnologie oggi a nostra disposizione non sono ancora del tutto integrati alcuni dei sensi più importanti: tatto, odore e gusto.

Alcune aziende stanno cercando di ovviare, proponendo sul mercato, ad esempio, meta tute e haptic gloves, ossia guanti elettronici in grado di rendere il tatto digitalizzabile. Alla base della progettazione di questi device ci sono la tecnologia aptica oppure i feedback termici, che ci consentono di avvertire la temperatura nel metaverso.

L’ultimo device proposto è Touchdiver, un haptic device studiato per donare sensibilità alle mani quando si interagisce con gli oggetti in realtà virtuale. Ricaricabile e privo di cavi, è adatto agli sviluppatori perché è compatibile con le piattaforme tipo Unreal e Unity e trova il suo impiego ideale nell’industria, formazione medica ed esperienza di marketing. Leggiamo sul sito che ‘the product can track the user’s hand movements and apply forces, textures, and thermal cues on his skin. This VR glove enables natural and realistic user interaction with virtual objects and surfaces.’, consentendo di aumentare l’esperienza.

In merito agli odori l’Università di Beihang, in Cina, ha descritto sulla rivista Nature Communications dei kit che indossati o integrati in maschere morbide sono in grado di riprodurre una varietà di 30 odori differenti, dall’ananas al tè verde.

Altro caso interessante è quello di OVR Technology che ha presentato al CES 2023 un dispositivo di profumi digitali unici, che, combinati ad aromi primari, possono dar vita a diverse combinazioni di profumazioni, capaci di suscitare diversi stati d’animo ed emozioni.

Nel metaverso, il design non è tanto interessato a quanto velocemente qualcuno raggiunge il proprio obiettivo, quanto a quanto le persone siano immerse abbastanza da perseguire un obiettivo.

“When a player and character merge to become a persona, that’s immersion,” ha scritto Richard Bartle in “Designing Virtual Worlds” “That’s what people get from virtual worlds that they can’t get from anywhere else. That’s when they stop playing the world and start living it.”

Poiché progettare per il metaverso significa progettare per un mondo ancora in evoluzione e coinvolgente, i designer dovranno ampliare le proprie competenze per includere una serie di nuove discipline. Come sottolinea Bartle, i designer dovranno studiare argomenti che vanno dall’economia all’urbanistica all’antropologia.

 

Interfaccia utente e interazione

L’interfaccia utente svolge un ruolo essenziale nell’orientamento e nell’interazione delle persone con l’ambiente virtuale. Consente agli utenti di navigare facilmente nel mondo virtuale, interagire con gli oggetti digitali e comunicare con gli altri partecipanti.

Deve essere intuitivo e richiedere una curva di apprendimento minima, consentendo agli utenti di sperimentare senza ostacoli.

Gli elementi visivi e sonori svolgono un ruolo molto importante, perché possono fornire feedback alle persone durante l’interazione, migliorando l’immersione e l’esperienza complessiva.

Un esempio interessante è fornito dal mondo immersivo BMW Joytopia, creato per il lancio di BMW i Vision Dee. Nel mondo si è accolti da due personaggi che appaiono sotto forma di ologrammi e accompagnano e guidano l’esperienza , focalizzata molto sui sensi di vista e udito. La musica infatti cambia da ambiente ad ambiente e la prima avventura si svolge nel ‘Garden of voices’ , in cui si devono raccogliere 3 fiori magici per far tornare la voce a Dee.

 

garden of voices

 

Accessibilità e inclusione

Il design nel metaverso dovrebbe considerare l’accessibilità per garantire che l’esperienza sia inclusiva per gli utenti, indipendentemente dalle loro abilità, attraverso una varietà di dispositivi, inclusi quelli con funzionalità di accessibilità integrate, come, ad esempio, il supporto per screen reader, la possibilità di regolare la dimensione del testo o l’uso di feedback visivo e sonoro per le interazioni. Ciò può includere anche la navigazione semplificata per le persone con mobilità ridotta o la possibilità di personalizzare l’interfaccia per adattarla alle esigenze individuali. L’inclusione nel metaverso richiede la creazione di un ambiente virtuale sicuro e accogliente, in cui le persone possano esprimere liberamente la propria identità, senza discriminazioni o pregiudizi.

 

Personalizzazione dell’avatar

Diventa rilevante fornire alle persone una vasta gamma di opzioni di personalizzazione per creare avatar unici che riflettano la loro individualità. Ultimamente si sta integrando l’AI proprio per rendere sempre più performanti gli avatar e migliorare l’interazione sociale nel metaverso.

 

Nel metaverso le persone si aspettano di vivere esperienze immersive, connettersi socialmente, esprimere la propria creatività e assistere a spettacoli ed eventi originali e coinvolgenti. L’accessibilità e l’inclusione sono considerate essenziali, permettendo a tutti di partecipare attivamente ai mondi immersivi. Tuttavia, le aspettative sono in continua evoluzione e si adattano alle nuove possibilità offerte dalla tecnologia e dall’esperienza concreta nel metaverso stesso.

 

Fonti

https://www.tgcom24.mediaset.it/tgtech/realta-aumentata-odori_64588248-202302k.shtml?fbclid=IwAR0-sdHIBVULhrP5FsihBXv59gG74GVornlLsX-BkKdXxVvVvRD7HxftvCE

https://www.bmw.com/it/events/dreams.html

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https://www.xmetareal.com/evoluzione-del-design-la-design-week-di-milano-e-il-metaverso/

https://www.xmetareal.com/diversita-e-inclusione-nel-metaverse-e-nel-web3-la-sfida-per-un-futuro-piu-equo/

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